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Il videoregistratore VHS: storia, tecnologia e come vedere oggi le vecchie videocassette

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Il VHS ha segnato un’epoca. In questo articolo scopriamo come funzionava il videoregistratore, come duplicare videocassette, dove trovarli oggi e quanto costa digitalizzare i ricordi.
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Negli anni ’80 e ’90 il videoregistratore VHS era il re del salotto. Prima dell’arrivo dei DVD, dello streaming e di YouTube, vedere un film a casa significava infilare una videocassetta in un apparecchio ingombrante, regolare il tracking e godersi il nastro magnetico che girava. Ma da dove nasce questa tecnologia? E oggi, è ancora possibile vedere una VHS?

Cos’è il VHS e chi lo ha inventato

Il VHS (Video Home System) è un formato di registrazione su nastro magnetico inventato dalla JVC (Victor Company of Japan) nel 1976. Nacque come alternativa ai sistemi concorrenti come il Betamax di Sony, vincendo però la “guerra dei formati” grazie a una strategia commerciale più flessibile e una maggiore durata di registrazione.

Il VHS offriva la possibilità di registrare i programmi TV, vedere film noleggiati e riprodurre contenuti domestici come compleanni, vacanze e recite scolastiche. Ogni videocassetta conteneva un nastro da ½ pollice avvolto su due bobine, capace di contenere da due a otto ore di video.

Come funzionava la tecnologia VHS

Il funzionamento era meccanico ed elettronico insieme. Quando si inseriva la videocassetta, il videoregistratore:

  • sollevava il coperchio interno della cassetta,
  • tirava fuori il nastro,
  • lo faceva passare attorno a una testina rotante che lo leggeva mentre ruotava a 1800 giri/minuto.

Il segnale video analogico veniva letto e convertito per essere mostrato sul televisore. La qualità era limitata (240 linee orizzontali), ma accettabile per l’epoca.

La vera rivoluzione fu la possibilità di registrare in casa, creando una programmazione personalizzata e conservando eventi familiari.

L’epoca del doppio videoregistratore: la svolta per duplicare

Negli anni ’90 molti appassionati scoprirono il trucco per duplicare videocassette: collegare due videoregistratori tra loro. Uno riproduceva, l’altro registrava. Bastava un cavo SCART o RCA e un po’ di pazienza.

Questo sistema veniva usato per:

  • copiare film noleggiati (illegalmente, ma diffusissimo),
  • duplicare home video familiari per i parenti,
  • fare compilation di cartoni, videoclip musicali o serie TV.

Alcuni modelli includevano due unità VHS nello stesso apparecchio, rendendo la duplicazione più semplice. Era l’antesignano del “masterizza DVD”.

Esistono ancora i lettori VHS?

I lettori VHS non sono più prodotti in serie dal 2016, quando Funai (ultimo produttore attivo) ha cessato la produzione per mancanza di componenti.

Tuttavia, è ancora possibile trovarli:

  • nei mercatini dell’usato,
  • su eBay, Subito.it, Marketplace di Facebook,
  • nei negozi vintage di elettronica o nei laboratori di riparazione.

Alcuni rivenditori restaurano videoregistratori e li vendono con garanzia. I modelli combo (VHS/DVD) sono particolarmente ricercati.

Come vedere oggi le videocassette senza videoregistratore?

Se non hai più un videoregistratore, ci sono diverse soluzioni per vedere e salvare i contenuti delle VHS:

1. Acquisto di un convertitore USB VHS-Digitale

Esistono dispositivi con ingresso RCA o SCART che si collegano al computer tramite USB. Ti permettono di registrare il contenuto della VHS in formato digitale (.mp4 o .avi).

2. Servizi professionali di conversione VHS-DVD o USB

Molti negozi fotografici e laboratori offrono la digitalizzazione su DVD o chiavetta USB. Alcuni lo fanno anche online: invii le cassette, loro ti restituiscono i file.

3. Noleggio o acquisto di combo recorder VHS/DVD

I videoregistratori combo con lettore VHS e masterizzatore DVD permettono la conversione autonoma. Sono molto richiesti e spesso costosi.

Qual è il miglior videoregistratore VHS ancora reperibile?

I modelli più ricercati e affidabili tra gli appassionati di VHS sono:

  • Panasonic NV-HS1000: qualità professionale, testine S-VHS, controllo tracking avanzato
  • JVC HR-S9600: S-VHS, ottimo per conversioni di qualità
  • Sony SLV-D980P: modello combo VHS/DVD di buona durata

La disponibilità varia molto, ma questi sono considerati gli “ultimi dei mohicani” per qualità costruttiva.

Quanto costa convertire una VHS in DVD o file digitale?

Il prezzo dipende dalla lunghezza del nastro e dal servizio scelto. In media:

  • Conversione VHS → DVD singolo: da €10 a €20 per cassetta
  • Conversione VHS → file digitale USB: da €15 a €30, a seconda del formato richiesto
  • Servizi express o su supporti speciali (chiavetta, hard disk): +€5/10 extra

Se hai molte cassette, alcuni negozi propongono pacchetti sconto o abbonamenti.

I ricordi non si riavvolgono: se hai ancora VHS in casa, salvale ora

Le videocassette si smagnetizzano nel tempo. I nastri si deteriorano, le immagini scompaiono. Se hai conservato le vacanze in Calabria, la prima comunione, o la recita di tuo figlio del 1992, il momento giusto per salvarle è adesso.

E se il suono del riavvolgimento o il “tracking” con la rotella ti ha fatto compagnia per anni, forse è tempo di rivivere quei momenti… e riscoprire la bellezza di quando si doveva aspettare.

Se anche tu aspettavi il venerdì per noleggiare una VHS, questo libro è per te

Ricordi le serate in videoteca? Le cassette con etichetta adesiva e il nastro da riavvolgere? Le serate con gli amici davanti a un televisore a tubo catodico?

“Quando il mondo era senza Wi-Fi” racconta anche questo: il tempo della pazienza, delle cose fisiche, della magia di una videocassetta. Un viaggio emotivo negli anni in cui ogni registrazione era un piccolo tesoro.

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