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Swatch: l’orologio cult degli anni ’80 che tutti volevano

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Negli anni ’80 lo Swatch era l’orologio che tutti volevano. In questo articolo ripercorriamo la sua storia, i modelli più amati, il prezzo di allora e perché ne conservo ancora uno.
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Negli anni ’80, quando l’orologio era ancora un oggetto da polso e non un’estensione dello smartphone, Swatch arrivò come un colpo di fulmine colorato. Era leggero, alla moda, svizzero, ma soprattutto accessibile. Non più un accessorio da adulti o da collezionisti: Swatch rese l’orologio un gioco di stile, identità e tendenza. Ce n’era uno per ogni personalità. E per molti, come per me, diventò quasi una dipendenza.

Swatch nasce ufficialmente nel 1983 da un’intuizione tutta svizzera. L’industria dell’orologeria elvetica, all’epoca in crisi per l’avanzata del quarzo giapponese, reagì creando qualcosa di completamente nuovo: un orologio al quarzo economico, affidabile, ma con design e stile da vendere.

Quando nasce lo Swatch e perché è stato una rivoluzione

La Swatch (acronimo di “Second Watch”, il secondo orologio, quello da cambiare spesso) fu prodotta da ETA SA per il gruppo SMH (oggi Swatch Group). Realizzata in plastica, con pochissimi componenti (51 contro i 91 standard), era più economica da produrre, ma anche più robusta e leggera.

Quanti modelli esistevano e ogni quanto uscivano

Negli anni ’80, Swatch adottò una strategia di marketing vincente: lanciare nuove collezioni ogni stagione, come se si trattasse di moda. Ogni anno venivano prodotti decine di modelli diversi, con colori, grafiche e stili in continua evoluzione.

Esistevano:

  • Linee classiche da uomo e donna
  • Serie artistiche disegnate da creativi come Keith Haring
  • Modelli trasparenti (la linea “Body & Soul”)
  • Cronografi sportivi
  • Edizioni speciali a tiratura limitata

Già entro il 1987, si contavano oltre 500 modelli diversi. Una vera febbre da collezione che cresceva ad ogni stagione.

Quanto costavano gli Swatch negli anni ’80

Il prezzo era uno dei punti di forza. Uno Swatch costava tra le 30.000 e le 50.000 lire, accessibile anche a studenti e ragazzini. Il prezzo “democratico” fu il segreto del suo successo.

Era il primo orologio che si comprava non per necessità ma per piacere. Si indossava come un capo d’abbigliamento. E non era raro averne più di uno, da abbinare all’umore o all’occasione.

Perché gli Swatch piacevano così tanto

Lo Swatch era:

  • Pop: parlava la lingua dei giovani
  • Versatile: da spiaggia o da discoteca
  • Personale: ogni modello era diverso
  • Colorato: lontanissimo dagli orologi grigi dei “grandi”
  • Tattile: la plastica piaceva, il cinturino si adattava

Più che un orologio, era un’identità da portare al polso. E rappresentava perfettamente lo spirito degli anni ’80: ottimismo, colore, libertà.

Il mio Swatch preferito: ne avevo dieci, ora me ne resta uno

Come molti ragazzi degli anni ’80, anche io avevo una vera collezione. Ne ho avuti una decina, uno più bello dell’altro: con numeri colorati, quadranti astratti, cinturini a contrasto.

Ma col tempo… sono spariti. Alcuni persi, altri regalati, altri dimenticati in qualche scatola. Oggi me ne è rimasto solo uno, ma è speciale: un cronografo automatico con movimento a vista, datato 1992. Il quadrante mostra gli ingranaggi interni, lo sfondo è nero lucido, il cinturino marrone in stile coccodrillo.

il mio swatch del 1992

È un piccolo pezzo della mia storia. E ogni volta che lo guardo, mi sembra di rivedere i corridoi di scuola, le pubblicità in TV, i negozi Invicta e le vetrine con decine di Swatch esposti.

Ricordo ancora che fu un regalo di Natale della mia fidanzata dell’epoca.

Gli Swatch oggi: sono ancora in vendita?

Assolutamente sì. Il brand Swatch esiste ancora e produce nuovi modelli ogni anno. Oggi puoi trovare:

  • Serie moderne ispirate agli anni ’80
  • Swatch x Omega (MoonSwatch)
  • Edizioni artistiche contemporanee
  • Orologi automatici, anche in acciaio
  • Serie in partnership con Omega Speed master molto belli

Ma i modelli vintage originali degli anni ’80 e ’90 sono molto ricercati. Alcuni sono veri pezzi da collezione e vengono venduti su eBay o nei mercatini specializzati anche a centinaia di euro, se in buone condizioni e con scatola.

Swatch e cultura pop: quando l’orologio diventava tendenza

Lo Swatch fu presente ovunque:

  • Nei videoclip musicali
  • Nei fumetti
  • In televisione (compariva anche in “Beverly Hills 90210”)
  • Nei cartelloni pubblicitari con slogan iconici

Anche artisti e stilisti famosi hanno collaborato con il marchio, da Jean-Michel Folon a Mimmo Rotella. Era più di un orologio: era un movimento culturale in miniatura.

Se anche tu avevi uno Swatch per ogni occasione, questo libro è per te

Se anche tu ne avevi dieci, se li conservavi nella scatola trasparente, se li abbinavi alle Timberland o allo zaino Invicta… allora sai cosa significava crescere negli anni ’80.

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